LA CULTURA FILOSOFICA E SCIENTIFICA DEL DOTT. CARMINE CORREALE.
“L’ INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA. (288 pagine, pubblicato nel 2011).
SAGGIO N° 50
IL DOLORE
È quella sensazione penosa diffusa o localizzata, susseguente alla stimolazione di particolari ricettori da parte d’agenti di varia natura, da cui segue generalmente una sofferenza da contrasto, che va ad infrangersi sui sensori del nostro cervello.
Il dolore è senza dubbio una sensazione fisiologica unica assolutamente inimmaginabile, se non si prova, che è trasmessa attraverso le vie nervose particolari e la sua provocazione è determinata da stimoli vari (fisici o chimici), interni ed esterni nocivi.
Qualche volta la sua intensità può raggiungere dei livelli considerevoli, al punto da superare una soglia limite, provocando l’eccitamento delle terminazioni nervose predisposte e tanto più forte è questo limite, tanto più si avverte la sofferenza.
Il dolore assiduo, può provocare una condizione tormentosa, sin dal primo momento in cui il soggetto subisce un dolore fisico o morale, trasformandosi in tormenti indicibili, equiparati in maniera metaforica alle pene dell’inferno, dove finiscono coinvolte le anime dannate.
Le sofferenze del dolore delle povere persone, certamente non quelle spirituali ma reali, si identificano con altre condizioni, come ad esempio: la privazione, il sacrificio, la menomazione, oppure la sofferenza da una grave ingiustizia, o penosa malattia.
Ogni condizione abituale del soggetto sottoposta ad una particolare sensibilità o disagio, può trasformarsi in un dolore o una sofferenza, associata a varie forme di malesseri, mal sopportati e tollerati a stento, tra le sofferenze e i patimenti. “O eletti di Dio, li cui soffriri E giustizia e speranza fa men duri!”. (Dante).
L’episodio o lo stato doloroso, provoca un patimento, specie se intenso e prolungato, che va da un acuto disagio spirituale o materiale a una tormentosa o angosciosa sofferenza, che secondo il linguaggio devoto, si avvicina alla passione di Cristo o al suo martirio.
Il dolore è avvertito anche da altre cause influenti e non necessariamente soltanto da patologie e malattie, ferite e lesioni, ma anche da altre condizioni intolleranti della vita, come il patire la fame, la sete, il freddo ecc…
Ogni essere umano, oltre ad essere in possesso delle sue resistenti funzioni di vita, possiede delle personali qualità intellettuali, e solo se è capace di esprimere il suo acuto ingegno, raccoglierà i frutti del proprio successo.
Egli però in qualche caso è anche un essere debole dal fragile carattere, facilmente influenzabile o corruttibile, per cui in casi simili, potrebbe venir meno l’indispensabile equilibratore, necessario nella vita sociale, per affrontare il mondo e capirne il vero valore.
Egli non può vivere nella completa solitudine, relegandosi in quel ghetto disordinato sempre uguale che non offre alternative e da questa solitudine, inizia il cammino della sofferenza, che lo porta al distacco totale dal bel mondo sociale.
Andando avanti in questo modo, non si riescono più ad esternare i propri sentimenti e, man mano l’abulia e la tristezza cronica, prende il sopravvento, per farlo sprofondare nel circolo vizioso senza iniziative, sopraffatto dalla staticità e dall’inutilità.
A questo nessuno dovrà arrivare, perché tale ricaduta, determina uno dei più grandi patimenti della società, che non ama vederci così, per questo bisogna capire che il dolore, anche se surrogato di vita, ognuno di noi deve cercare di allontanare.
Esso potrà essere accidentale e mai procurato, altrimenti si va incontro all’autolesionismo infrangente e peccaminoso, contro la dizione di Madre Natura ed il volere divino, in cui nemmeno la religione cattolica, lo condividerebbe.
Il dolore è senz’altro il capitolo triste di uno spezzone di vita, che nel suo breve cammino, ha saputo offrirei le sensazionali visioni del mondo, attraverso le sue meraviglie e, senza questo dono, esisteva soltanto l’inesistenza e il buio.
Autore: dott. Carmine Correale.
Poeta, scrittore, saggista, artista interpretativo del sublime d’arte e dipinti.
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Continuate a leggere domani un nuovo meraviglioso saggio di cultura della vita. Grazie.




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