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LA CULTURA DI FILOSOFIA SCIENTIFICA DELLA VITA.
OPERA LETTERARIA: “L’ INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA”.
AUTORE DOTT. CARMINE CORREALE (288 pagine, pubblicato nel 2011).
SAGGIO N° 69
IL GIARDINO
Il nostro bel giardino, è una geniale disponibilità e potrebbe essere anche una piccola porzione di terreno, coltivata con delle belle piante ornamentali, adornato da un prato inglese ed altre varietà di piante fiorifere, che costituiscono la gioia delle persone.
Il giardino è luogo di ricreazione o passeggio, per trascorrervi una pausa di svago ed è anche un ambiente preferito dalle famiglie, in pertinenza di un’abitazione privata o un giardino pubblico a disposizione dei cittadini di un centro abitato.
Lo spazio adibito a giardino, può coesistere anche come pensile, terrazza, dal contenuto di una struttura capace, come detto di offrire agio e rilassatezza alle persone che amano un relax di consuetudine nella tranquilla esistenza.
Il “giardino d’inverno” è predisposto in ville ed alberghi di lusso, come luogo e salone di ritrovo, con pareti a vetro, ricco di piante in vaso e arredato con mobili artistici dalle caratteristiche da giardino, con uno stile raffinato.
Il giardino “alpino” è un orto botanico situato in alta montagna dalle caratteristiche particolari, atte alla coltivazione delle specie appartenenti alla flora alpina, con uno speciale adattamento esclusivamente a queste specie idonee.
Dal punto di vista dell’arte, sin dall’antichità i giardini di Ninive e Babilonia furono considerati le due più belle meraviglie del mondo ed erano sospesi su enormi terrazze artificiali, che all’occhio del mondo apparivano delle magnifiche opere d’arte.
I giardini dell’antica Grecia, avevano uno scopo e una funzione sacra, perché annessi ai Santuari, mentre in epoca ellenistica, si allestirono nei parchi ricchi di verde, delle vere e proprie tenute floreali, in cui si svolgeva anche la caccia.
I giardini della “Roma antica” erano dei grossi complessi ornati di statue, porticati, bacini, ninfei, tempi, aiuole, pergolati, così come nel Medio Evo essi erano rinchiusi entro i recinti tra i chiostri e nelle cinte fortificate dei castelli.
Nel rinascimento, i giardini furono evidenziati in quadri, dipinti da artisti famosi come: Bramante, Raffaello, il Tribolo, Giulio Romano, le cui masse arboree, invogliarono i cultori a realizzarli in forme geometriche, essenzialmente architettoniche.
Il giardino del tempo passato era enormemente diffuso in una spazialità prospettica di un’enorme sfumatura nell’infinito dello spazio, con un gioco di colori, di bacini, e di variegate caratteristiche, per esibire la bellezza dell’arte e della natura viva.
In Francia e in Inghilterra, i giardini avevano un gusto ed un influsso molto romantico, caratterizzato dallo stile tipico dell’epoca di allora, dove gli elementi naturali tendevano a ricomporli attraverso la perfezione, da parte di grandi progettisti dell’architettura.
L’architetto L. Brown fu uno dei principali artisti e idealisti di composizioni di giardinaggio, orientali e islamici, che dominavano una ricchissima atmosfera fiabesca, con i soliti giochi dei bacini e dei canali. In questo modo le magnifiche composizioni floreali, arricchite dall’acqua, dalle pietre ed altri ornamenti sopraffini, si mescolavano nelle infinite varietà colorate dei fiori, con un particolare e preciso significato d’incanto e di cultura.
Non dimentichiamo che il primo vero giardino denominato “Eden” fu il paradiso terrestre, il luogo indisturbato di voluttà e felicità, dove vissero Adamo ed Eva.
Autore : dott. Carmine Correale.
Poeta, scrittore, saggista e interprete d’arte e dipinti
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Continuate a leggere domani un nuovo saggio di cultura della vita. Grazie.








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