LA CULTURA FILOSOFICA DELLA VITA E DELLE SUE MERAVIGLIE,
DEL DOTT. CARMINE CORREALE. AUTORE DELL’OPERA LETTERARIA:
“L’ INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA. (288 pagine, pubblicato 2011).
SAGGIO N° 35
LE BRACCIA, LE GAMBE
Le due braccia dell’essere umano, che vanno dalla spalla alla mano, composte dai segmenti degli arti superiori, sono le dotazioni caratteristiche più importanti, che permettono a chiunque di elaborare i movimenti e tutte le attività motorie.
Tutti i movimenti elaborati dalle braccia, rappresentano dei significati sostanziali, scanditi nel corso del tempo e permettono un’intensa attività primordiale dell’essere umano, ma nello stesso tempo ogni gestualità mostra e determina un’intensa attività vitale.
Ad esempio: alzare le braccia in segno di resa, o per raccomandarsi al cielo, sono gestualità limitate che preludono il disperato sentimento per la vita, che qualche volta non ci vuole ricompensare nel modo dovuto, in cui bisogna aggrapparsi.
Tutte le forme di gestualità, determinano nell’essere umano una continua attività motoria, caratterizzato da uno stile personalizzato appropriato ad ogni persona ed allo stesso tempo tutti i movimenti esprimono un loro valore rappresentativo.
In qualunque modo le braccia possono assumere le tante forme della mica umana, elaborata dal nostro cervello, per trasformarsi nell’intenso programma giornaliero, in cui ogni persona riesce ad esprimere l’utilità per qualcosa e le sue potenziali capacità.
La principale rappresentazione dell’essere vivente, e la scelta sostanziale del proprio sistema di vita e per raggiungere tale obiettivo, è necessario seguire diverse tappe, al fine di supportarlo ed inserirlo attraverso lo studio, nel programma ideale dell’attività sociale.
Soltanto quando si riesce a raggiungere un risultato soddisfacente, si evidenzia quella tranquillità spirituale, tanto desiderata, capace di appagare il sentimento di noi, ma per ottenere questo, bisogna avere coraggio e lottare contro i presupposti negativi.
A volte, durante le attività s’incrociano le braccia in segno di protesta e conseguentemente il lavoro si ferma e, ciò anche se consentito dalle istituzioni, resta sempre una forma di rivolta non apprezzabile o giustificata, con un conseguente danno all’economia.
Sarebbe più opportuno rappresentare preventivamente un eventuale dissenso, al fine di permettere una pausa d’orientamento per una conduzione decisoria della risoluzione stessa, entro un termine breve e, in seguito ad una risposta negativa, si attuerà la protesta.
Poiché sono proprio le braccia a determinare “la forza lavoro”, la loro attività è un conduttore privilegiato per lo sviluppo sistematico d’ogni piega societaria, che deve correre in maniera equa ed aggiornata, senza subire alterazioni improvvise.
Il ruolo delle braccia e quello dello svolgimento dell’attività lavorativa, viene coordinato dai molteplici movimenti corredati nel tempo, e da instancabili azioni congeniate e perfette, suggerite dal cervello umano, proprio per raggiungere un valido risultato.
In pratica, le braccia segnano il risultato operativo dell’essere umano, che con la propria abilità, riesce a costruire ed inventare, ma anche scrivere ed elaborare dati al computer, adoperando le mani, per comporre manoscritti, poesie ed altre opere.
Portare in braccio un bambino, stringere tra le braccia o il fianco, tenere al braccio o a braccetto, porgerlo per sostegno, oppure per galanteria camminando.
Stringere tra le braccia, come segno particolare o accentuato d’affetto, o di protezione, oppure gettare le braccia al collo, in caso d’abbraccio affettuoso con slancio, al fine di invocare protezione e tutela d’aiuto immediato.
Aspettare o accogliere a braccia aperte, di qualcuno che riceve l’apporto generoso, con la speranza di coronare un’attesa di un’ansia prolungata e avvilente per la lunga assenza, di una persona cui ha dedicato molto affetto e comprensione.
Autore: dott. Carmine Correale,
(Poeta, scrittore, saggista e interprete d’arte e dipinti).
Continuate a leggere domani con la seconda parte di questo saggio. Grazie.




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