LA CULTURA FILOSOFICA E SCIENTIFICA DEL DOTT. CARMINE CORREALE.
“L’ INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA. (288 pagine, pubblicato nel 2011).
SAGGIO N° 57
L’ ERBA (Prima Parte)
L’erba, con il suo colore sfumato tra il verde vivo e giallastro, nella sua immensa distesa, offre uno spettacolo unico d’osservazione, dal caratteristico movimento ritmato ondulatorio nei giorni ventosi, che induce chiunque o tastare il suo soffice manto profumato.
In generale, l’erba, nella sua composizione dalle tante varietà, è una pianta delle spermotite; annua, perenne, non legnosa, che si adatta perfettamente dappertutto e vegeta in collettività con altre piante erbacee in larga scala, su vaste aree o colline.
L’erba, nella sua straordinaria composizione, ha l’aspetto di un interminabile tappeto variegato dalla tonalità consueta e delicata, che occupa una parte della crosta terrestre, tanto appariscente da diventare un’attrazione intensa per i nostri occhi, una sensazione da ammirare volentieri.
Molte erbe, sono di particolare importanza per le loro proprietà aromatizzanti, dagli odori e sapori sopraffini e tante altre specie ancora, come ad esempio il tè, il caffè e la camomilla, sono considerate delle tisane salutari, contro disturbi e malanni vari.
Sin dai tempi più remoti, esse erano conosciute per le sue eccezionali proprietà terapeutiche e, quindi adoperate, fino ai giorni nostri come infusi, con preparazioni di tisane benefiche per la salute, essendo cariche di proprietà terapeutiche.
È importante citare, che le varietà incontrollate delle erbe, oltre a rappresentare quel bellissimo spettacolo, rivestono in ogni caso, una fondamentale importanza per gli esseri viventi, in particolare quella dei prati, che serve al fabbisogno alimentare degli animali della specie erbivora.
Nella loro semplicità, queste piantine crescono ovunque e sono composte con steli sottili allungabili, che si proiettano in alto durante la crescita, ma non raggiungono livelli considerevoli e si adattano perfettamente all’ambiente secondo le caratteristiche climatiche delle stagioni.
Nella loro ridotta dimensione, sono un dono di madre natura, che mai rigetta questo meraviglioso processo di crescita e sopravvivenza breve di vita vegetale che come accennato, si adattano perfettamente al processo evolutivo.
Esse riescono a sopravvivere anche quando incontrano serie difficoltà, come la siccità e l’impoverimento del suolo, difatti hanno diritto di vegetare e non si abbandonano alla resa, proprio per rappresentare un valore non del tutto casuale.
Alcune specie, come le graminacee, si evidenziano con un cespuglio consistente, dotate a differenza delle altre, di un vigore sbalorditivo e tenacia di sopravvivenza nel suo corollario, attraverso l’azione demolitrice, che nel crescere, riesce persino a perforare gli asfalti.
Autore dott. Carmine Correale.
(Poeta, scrittore, saggista, filosofo e interprete d’arte e dipinti).
——————————————————————
Continuate a leggere domani (la seconda parte) del saggio di cultura della vita.
Grazie.








Lascia un commento