Un pensiero sincero con un cordiale augurio dal poeta scrittore Carmine Correale per il nostro amatissimo Papa Francesco.
Eminenza Rev.ma!
Da me un appello condiviso per la cultura l’arte e la poesia, allo scopo di insegnare alle nuove generazioni il senso sublime del valore per la vita, con una rispettosa fratellanza e l’auspicio di ritornare verso un mondo migliore, soprattutto di pace ed amore fra tutti i popoli.
Gradirei al più presto donarle questa mia ultima opera letteraria dal titolo “L’incantevole cammino della vita”, una saggistica contemporanea all’insegna della positività ed ottimismo per la vita, comprendente circa novanta saggi filosofici-scientifici, ma spero che non sarà difficile consegnarle questo omaggio.
Vorrei salutarla con umiltà per apprezzare da vicino la sua benevolenza, generosità e amore che nutre per tutti i popoli della terra, ma intanto spero che Ella possa leggere questa lettera e-mail, che esprime oltre al mio pensiero, una bella storia che ho vissuto negli ultimi sei anni.
Ho iniziato a scrivere questo libro nel giugno dell’anno domini 2007, concludendo la stampa il 30 novembre dell’anno 2011, con fatica ed enorme sacrificio economico.
Ho seguito con attenzione la votazione del conclave per l’elezione del Santo Padre e sono quasi convinto che questa nuova opera letteraria che ho realizzato di recente, sia stata voluta dal nostro Signore, scegliendo me quale autore povero e modesto.
Attraverso alcune riflessioni astratte, ho intuito che nel mio inconscio è accaduto qualcosa di raggiante, con una carica voluttuosa di una magnifica sensazione irresistibile dalla dimensione profonda e raffinata, che si è concentrata nella memoria, pronta ad evaporare dal mio “IO” per concedermi finalmente la possibilità di esternare il mio sapere, perciò ho seguito il mio istinto.
Nel pensare alle toccanti parole del Rev.mo Papa Francesco: “Non dimenticarsi dei poveri e siate ottimisti durante il cammino della vita”, sono dello stesso parere e mi piace essere altruista.
Desidero citare che mio padre, e mio figlio portano lo stesso nome Francesco ed apprezzo che Lei è giunto a noi dalla lontana terra d’Argentina, ricordando che mio nonno Aniello per raggranellare qualche manciata di soldi, emigrò più volte proprio in quella terra così lontana.
Durante la mia ultima fatica letteraria mi ha tenuto compagnia un magnifico esemplare d’uccello, il quale abitualmente restava appollaiato sulle spalle, solleticando e scompigliando i miei capelli, come per gioco per dimostrare che anch’egli era felice del mio scrivere.
Due anni fa, in una caldissima giornata d’agosto si era librato in volo attraverso una finestra aperta tra i palazzi circostanti della città a lui sconosciuti, per scomparire fino a notte inoltrata.
Ma ecco il miracolo del Signore, che illumina come un radar il volo di questo piccolo essere vivente e dopo quindici ore, quando ormai ogni speranza era diventata vana, egli riuscì nella notte successiva ad individuare la dimora dei suoi padroncini, giusto palazzo e giusto piano abitativo, artigliandosi alla zanzariera della finestra, smagrito, stravolto ed anche lievemente ferito ad un’ala, richiamando la loro attenzione con il suo pigolio e lo sbattere delle ali, per essere ripreso e portato al sicuro dentro casa, nuovamente felice come un bimbo smarrito e poi ritrovato.
Questo evento raro, dimostra ancora una volta il grande affetto di un essere vivente di specie diversa con l’uomo, allo stesso modo di San Francesco d’Assisi, che amava gli animali e conferiva con gli uccelli, per questo ripeto ancora una volta a tutti Voi: “Amate la vita e rispettate sempre di più i suoi straordinari valori!”
Dopo questo bellissimo e incredibile fatto, ho ritenuto opportuno apporre la foto del volatile con una dedica sulle prime pagine del mio libro, in aggiunta ad una prefazione di ben sei pagine, in particolare sulla mia metamorfosi culturale, da cui riesco a comporre con facilità opere letterarie, filastrocche e poesie che vengono fuori in modo spontaneo, ricche di profilo culturale.
Desidero anche rivolgere un appello alla società contemporanea, con l’invito ad amare la cultura secondo i propri istinti, i quali come ben sappiamo dovranno continuare a rappresentare la sfumatura intellettuale del nostro mondo, alimentandoli continuamente con lo studio e l’applicazione, conservando con amore i tesori esistenti sulla terra e quelli creati dall’uomo, non solo quelli da me rappresentati nell’esposizione di questo libro, ma anche quelli che annoverano tutte le meraviglie create per noi dall’Onnipotente, a disposizione di tutte le persone, compresi agli affezionati lettori e amanti di cultura, poesia, arte e saggistica.
Queste circostanze da me descritte verificatosi alcuni anni fa, oggi invece potrebbero essere recepite come importanti segnali collegabili alla venuta del nostro nuovo Pontefice, nominato da pochi giorni, a riprova anche della scelta appropriata fatta circa tre anni fa in accordo con la casa editrice “Italia Letteraria” di Milano, di una copertina del nostro saggio “L’incantevole cammino della vita”, che consta 288 pagine, sulla quale viene raffigurato il magnifico dettaglio della creazione di Adamo (il dito indice della mano di Dio che sfiora quella del primo uomo), nel meraviglioso affresco dipinto dal genio Michelangelo Buonarroti verso la fine del 1400 sulla volta della Cappella Sistina in Roma città del Vaticano, esattamente il medesimo luogo Sacro, dove la settimana scorsa si è tenuto il conclave, con l’elezione del Sommo Pontefice Francesco.
Con particolare affetto e gratitudine da Carmine Correale
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