La “Legge Nuova” non è un codice giuridico, ma il titolo di una splendida statua marmorea dello scultore Camillo Pacetti, il quale nel 1810 la fece collocare sul lato sinistro della balconata sottostante il portale maggiore del Duomo di Milano. È ipotizzabile che da questa scultura di Camillo Pacetti, prese corpo“La statua della Libertà” con una prima copia alta m. 11,50, realizzata nel 1870 in Francia, e collocata vicino al ponte Grenelle Sull’Ile aux Cygnes: un’isola sulla Senna.
Ma a distanza di 16 anni, prese forma la più imponente, splendida e ammirata dalla popolazione del mondo intero:“La statua della Libertà”, un’opera unica, grandiosa ed impareggiabile alta ben 46 metri, che salgono a 93 col suo basamento d’acciaio e granito a 11 punte flessibili, per permettere lievi oscillazioni durante il passaggio ventoso; il tutto formato con una struttura interna metallica e reticolare rivestita con circa 300 fogli di rame dallo spessore di 2,37 millimetri.
La gigantesca opera fu progettata e realizzata dagli scultori francesi: Frederic Auguste Bartholdi, in collaborazione con Gustave Eiffel e rappresenta la figura di una donna vestita con una lunga toga, che alza con fierezza il braccio destro al cielo e solleva la torcia (simbolo del fuoco eterno della libertà). Invece con la mano sinistra stringe un libro con inciso la fatidica data del: 4 luglio 1776, mentre ai piedi reca delle catene spezzate, quale simbolo della liberazione dal sovrano dispotico e tiranno.
La “Statua della Libertà” fu donata dai francesi agli U.S.A. e trasportata in America via mare con una piccola nave in più tronconi con diversi viaggi, per essere ricomposta dal 5 agosto 1884 fino a tutto il 1885 e poi definitivamente installata ed inaugurata il 28 ottobre 1886, sulla piccola isola rocciosa di Bedloe’s Island a New York (U.S.A.), con lo sguardo rivolto ad est. Da quel giorno, “Miss Liberty” svetta all’entrata del porto sul fiume Manhattan, diventando monumento nazionale insieme alla piccola isola, trasformandosi da allora in meta sempre più affollata di visitatori provenienti da tutti i Paesi del mondo, attratti dal suo grandioso fascino. Basti pensare che il dito della fiaccola è lungo m. 2,44 e all’interno fino alla corona, si contano 354 gradini, di cui 192 per arrivare alla cima del piedistallo.
La medesima corona ha 25 finestre panoramiche rappresentative delle 25 gemme presenti sulla terra e le sette punte sulla stessa corona, simboleggiano i sette mari del nostro pianeta. Desidero aggiungere che per finanziare la mastodontica opera di scultura in ferro e rame, fu istituita una colletta volontaria di solidarietà, con una raccolta di oltre un milione di dollari sufficiente a finanziare le spese necessarie.
Di fronte all’ammirazione del mondo intero, la poetessa statunitense Emma Lazarus, la privilegiò con un sonetto “The New Colossus” e i suoi versi furono incisi sulla facciata del basamento. Per gli amanti della cultura, poesia ed arte, questi sono i versi della poetessa Emma Lazarus:
Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa- grida essa (la statua) con le silenti labbra – Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre case affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata .
Nel 1916 fu sostituita la torcia e nel 1986 la statua necessitò la ristrutturazione, comprese la torcia ormai vecchia e corrosa, che fu cambiata con una nuova placcata in oro 24 carati.
Autore dott. Carmine Correale
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