NR . 4 SAGGI DI CULTURA FILOSOFICA, SCIENTIFICA E SPIRITUALE DELLA VITA.
L’ANIMA E IL CORPO
L’umano è un “Dotto”, ma è anche un mortale e dopo la breve esistenza terrena, dovrà andarsene senza rimpianti e subito dopo, quella luce si spegnerà per sempre, per lasciar volare la sua anima con il suo volere e sapere.
La domanda alla quale non è possibile dare una risposta esauriente è: “perché ogni persona deve morire”? Beninteso conosciamo tutti i motivi che ci conducono alla fine, ma il perché a volte potrebbe succedere in qualsiasi momento, resta per sempre un mistero.
Secondo il naturale ciclo della vita, ogni essere umano vive attraverso le fasi adolescenziali, indi: della giovinezza, della maturità ed infine della vecchiaia; e col trascorrere del tempo, poco alla volta egli invecchia, fino a diventare malfermo e decrepito.
Attraverso gli anni il corpo subisce una consistente trasformazione, anche nei lineamenti, indebolendosi man mano, fino a non reggere più il peso della vita ed in questo modo la natura umana suggella, la fine del cammino.
Probabilmente un giorno anche il mondo scomparirà, ma questo no si riuscirà mai a saperlo, finché non avverrà realmente; invece non si riesce a capire, sul perché molte persone senza alcun preavviso e senza limite d’età, all’improvviso muoiono prematuramente.
Proprio per questo, la fine dell’essere vivente è avvolto nel mistero, che nessuno può predire o calcolare e quest’ipotesi è accettata con dolore e rassegnazione, anche quando inaspettatamente ed improvvisamente succederà.
Questo triste epilogo è ingiusto e la scienza medica, per quanto altamente specializzata, in taluni casi non riesce ad impedire un’irreversibile cessazione improvvisa della vita, verosimilmente segnata dal destino.
Con la cessazione definitiva e totale di tutte le funzioni vitali del corpo, avviene il “trapasso” e l’essere umano scompare per sempre, lasciando un vuoto incancellabile, che neanche il tempo riuscirà più a colmare, racchiuso nel dolore dei propri cari.
Tutto questo rituale è lasciato in eredità ai conterranei, e così anche gli altri allo stesso modo, dopo la parentesi vitale, si allontanano da quella sublime realizzazione, che era stata “la vita”, per iniziare il viaggio eterno.
I suoi frutti cessano di esistere e “l’anima” si andrà a depositare in quell’immensa volta celestiale, nell’ipotetico altro mondo irreale e diverso, che non tradisce mai le nostre prerogative e ci accoglie ovunque e in qualunque modo noi siamo!
Supponiamo che anche là esiste una vita,allora da quel preciso momento l’anima dovrebbe diventare immortale e volerebbe via, per raggiungere la beatitudine di quel mondo diverso. Questo però avviene subito dopo il “sacrificio”, e l’ipotetica nuova vita che subentra, ci accompagnerà per sempre come un doveroso ed eterno riconoscimento.
Nessuno sa come si vivrà nell’altro mondo e gli avidi e i peccatori, come saranno giudicati e in quale posto andranno collocati, se insieme a tutti gli altri o relegati in un altro luogo isolato
Lo scetticismo anche qui prevale ed emana quesiti astratti irrisolti, sempre più spesso accompagnati da un’ambiguità di giudizi dei viventi, che di sicuro, non hanno ancora elaborato con la dovuta precisione, le proprie teorie, ma soltanto con l’immaginazione.
Non credo che si possa capire completamente quella verità che esiste nell’altro mondo, in cui, ognuno un giorno dovrà raggiungere; ecco perché occorre molta cautela in previsioni della successiva vita celestiale , dopo aver concluso il contratto con quella terrena.
Secondo il mio pensiero, l’anima è contrapposta al corpo in modo astratto e non è composta con una materia, ma è ritenuta immortale, divina e straordinariamente diversa dal corpo, con sembianza indefinita e leggera, che vive insieme al nostro corpo vitale.
Nel linguaggio moderno, la parola “anima” si usa nei momenti cruciali del bisogno ed essa ci da forza e coraggio, durante le difficoltà della vita; una compagna fedele, che non smette mai di abbandonarci , perché in realtà, lei è sempre con noi!
Ad esempio, durante il massimo sforzo umano, per un impegno da concludere a tutti i costi, si usa l’affermazione: ho dato anima e corpo! Così pure è usuale dire: ho incontrato l’anima gemella! …
Per fare riferimento al proprio innamorato, marito o compagno che si rivela la persona ideale della propria vita sentimentale e matrimoniale.
Per dimostrare grande affetto alle persone care, si usa l’espressione “gli voglio un bene dell’anima” ed ancora: “la pubblicità è lo specchio dell’ anima”; cosi pure: “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e, prima di esalare l’ultimo respiro, “si rende l’anima al Signore”; “leggere in fondo all’anima”, allorquando si riesce a scrutare intimamente i sentimenti ed i propositi di qualcuno.
Le citazioni elencate, devono servire a far riflettere sulla delicata questione, in cui dappertutto, ogni essere umano vive con l’anima, e non soltanto le persone buone, ma anche i peccatori, i furiosi e quelli che non sanno darsi pace.
In questo caso però, anche l’anima buona, prende le sembianze negative, e specialmente i peccatori, i malvagi e gli assassini, si trasformano in anime dannate.
Attraverso il mito famoso del cocchio alato, Platone ci dimostra che l’anima si distingue in tre attività: una superiore che rappresenta la ragione, che è l’auriga del cocchio; le altre due inferiori, che rappresentano gli impulsi.
Uno è quello “generoso” con l’anima irascibile del cavallo bianco; mentre l’altro impulso basso, è l’anima “concupiscibile”, del cavallo nero, molto rozzo e difficile da domare.
Pertanto, l’anima delle persone, s’intrinseca in un discorso ricco di profilo scientifico-spirituale, che ci sorregge in unità ed armonia, allo stesso modo dell’ anima del mondo, rappresentato dall ‘universo, come il più grande organismo vivente.
Vorrei lasciare questo tipo d’argomento ricco di spunti astratti e misteriosi, per ritornare alla nostra realtà e alla certezza in cui viviamo, anche per sentirci nuovamente a nostro agio.
La dimensione della vita è come sempre rappresentata dall’ albero genealogico, delle famiglie e delle varie razze incrociate, con molte diversità, dalle dimensioni e dal colore della pelle, ma tutte disposte a rendere al mondo grandiosi servigio
Ognuno contribuisce alla procreazione, all’arricchimento della formazione culturale, alle risorse economiche, alle prevenzioni delle malattie, ma soprattutto tanti si adoperano a collaborare per il benessere della vita, tale da renderla migliore di prima e sempre più interessante.
L’esistenzialismo continuerà a diffondersi nei Continenti, con attitudini e tradizioni diverse, in cui gli usi ed i costumi sono i pregi essenziali della gente, che librandosi in volo come gli uccelli, preferiscono immergersi nella fonte perenne delle loro culture.
I popoli sono multietnici e attraverso l’idealismo e la valenza della loro cultura, con i propri ideali, raggiungono ovunque validi risultati, perché gli scopi degli interessi per la vita, restano gli stessi fra tutti i popoli.
È essenziale adattarsi alla corretta abitudine degli usi e costumi locali, senza mai detestarli, perché il pregevole mondo tradizionale e fatto anche dalla magnifica rappresentazione di forme e colori.
Quest’incanto, evidenzia lo stile locale nel rispetto della consuetudine, tramandata sin dal mondo antico con accesa generosità, proprio per rappresentare qualcosa d’importante che ancora rimanga.
La modernizzazione e il consolidato inserimento della tecnologia ad alto livello, rafforza ancora di più quelle importanti statuizioni, dettate attraverso la nuova gestione nel mondo.
Vorrei evidenziare che la moda specialmente in Italia, si è affermata al punto da diventare un ideale pieno di felicità, per questo è doveroso attribuire un plauso e merito particolare alle capacità dei maestri stilisti, grazie ai loro fascinosi atelier.
Esprimo a tutti, i più lusinghieri apprezzamenti, per tutto ciò che ogni giorno si riesce a costruire nella nostra società, ed anche per tutto quello, che la mano dell’uomo riuscirà nel futuro a realizzare, proprio attraverso il grande ingegno! Grazie di cuore!
Autore: dott. Carmine Correale (Poeta, scrittore, saggista e interprete d’arte e dipinti)
RACCONTO DALL’OPERA LETTERARIA “L’INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA”
PUBBLICATA DA CORREALE CARMINE.
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IL MITO DELL’AMORE FINO AI GIORNI NOSTRI
Oggi le cose sono letteralmente cambiate ed anche se non esiste più l’amore paradisiaco divino, esso, ha subito la trasformazione attraverso la dimensione dell’uomo sapiente, in un turbine ricco di soddisfazioni e di passioni travolgenti, ma anche di sofferenze.
Perché come ben si sa, subito dopo l’adolescenza, i giovani e le ragazze non possono fare a meno di attrarsi vicendevolmente ed anche nutrire la curiosità per l’altro sesso, tra sguardi profondi, intuizioni reciproche e consolidamento, delle prime fugaci passioni.
La fisionomia umana non è uguale, salvo rare eccezioni e anche la costituzione ed i lineamenti variano in tutti i soggetti; cosi pure i colori dei capelli ed anche gli occhi possono essere chiari o scuri, in conseguenza della diversità dei cromosomi.
Un altro fattore importante è la simpatia e la persona simpatica è anche più attraente e per questo, può vantare sicuramente più chance, ma ciò è di secondaria importanza e non significa niente, perché nella vita contano ben altri requisiti.
In genere, è fondamentale il valore personale dell’istinto portante, ma soprattutto valgono le buone qualità, la disinvoltura e il modo di fare, la disponibilità e la grazia della gentilezza, l’educazione ed in particolare i sani principi.
L’uomo ha senz’altro qualcosa in più della donna, ma entrambi sono generati con assoluta precisione, per far sì che al maschio virile e muscoloso, si contrappone la tenerezza, e la femminilità della propria compagna.
Talvolta, diversi fattori, come il portamento, gli atteggiamenti, il modo di esprimersi, il sorriso, la gentilezza ed anche la simpatia, emanano segnali magnetici attrattivi, che colpiscono e coinvolgono anche l’uomo, da cui ha inizio il fatidico condizionamento.
Ogni soggetto, nella sua realizzazione è portato ad avvicinarsi e frequentare altre persone e, proprio da siffatto atteggiamento spontaneo, delle volte potrebbe instaurarsi un rapporto reciproco di simpatia, ed anche di condivisione e disponibilità affettiva.
Proprio in questo modo nasce l’amore, quel grandioso ed eterno sentimento, che non vanta nessun rivale, fra le cose più dolci e sensuali della vita!
L’amore è sicuramente il magnifico frutto prelibato che fa parte del mondo ed offerto dalla vita senza alcun limite; perciò chiunque può coglierlo e gustarlo, allo stesso modo d’Adamo ed Eva, ma attenzione, esso comporta anche molte sofferenze.
Il male ed il grigiore che s’incontra nel corso dell’esistenza, in modo particolare per un percorso di vita difficile e tristi parentesi, si alleviano automaticamente dalla tenace forza vicendevole ed affettiva dei protagonisti.
L’amore non è soltanto tutto questo, ma continua da secoli a rimanere il più vero e puro dei sentimenti, che nasce dal profondo dell’animo, per inebriare e trapassare i cuori degli innamorati.
Allo stesso modo di “Cupido”, il mitologico Dio dell’amore, un esempio della sua forza e della consistente passione, sollevandoli nella volta celeste di quel fantastico mondo irreale e dolcissimo, che non conosce rivalità e confini!
L’amore riesce persino a far dimenticare il tempo che trascorre veloce attraverso le dolci effusioni passionali ed appassionanti, avvolte in un culmine prolungato di carezze e di coccole, trasmesse dal sigillo dell’infatuazione e dell’innamoramento.
L’amore fa anche dimenticare i desideri repressi e le banalità giornaliere; certamente è il guaritore di tulle le malinconie, perché l’innamorato è avvolto e poi inebriato da un’essenza profumata di petali di fiori, al punto da frastornarsi nella mente.
L’amore è certamente quel magnifico risultato della vita, suggerito e trasferito fino a noi dal volere divino, forse per ricompensarci del nostro lavoro quotidiano e da tutte le angherie di una vita a volte ingiusta e non sempre soddisfacente.
Ecco perché, rimane soltanto questo valore affettivo come toccasana del sostentamento morale, che ci aiuta a tirare avanti, incoraggiandoci ad avere sempre fiducia in noi, come una carica energetica vitale, che ci accompagnerà ovunque.
L’amore è una fonte inesauribile di passione, uguale ad una sorgente d’acqua perenne, pura e cristallina, che sgorga trasparente dalle rocce, con un ritmo continuato e rilassante, tra il verde della natura incontaminata, in un ininterrotto gorgoglio fluttuante.
Esso è un condotto misterioso di corrente alternata, che c’illumina incondizionatamente, per renderci giulivi e spensierati, fino a trasportare la nostra immaginazione nel mondo fanciullesco adornato di favole per piccini, regalandoci gradevoli sensazioni di benessere.
Lo sguardo, l’atteggiamento e la leggiadria dello stile, sono alcuni fattori, per condurre gli altri, verso il pensiero e l’istinto magnetico, fino a sfociare eventualmente, nel cammino del corteggiamento e della reciprocità affettiva.
Come l’amore, vi invito tutti ad amare la vita.
Autore. dott. Carmine Correale
SAGGIO DALL’OPERA LETTERARIA “L’INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA”
PUBBLICATA DA CARMINE CORREALE.
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L’AMORE E L’IDEALISMO DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA
L’essere umano non è soltanto questo, ma un magnifico esemplare dotato d’intelletto e deve sempre conservare integri gli ideali, mantenendosi nei livelli più alti e nobili di una società disuguale sotto l’aspetto caratteriale, a volte irascibile e intrattabile.
La mia critica si fonda sulla caratteristica che ogni persona dovrebbe essere un esempio per gli altri, un fiore all’occhiello per un raffinato esempio dei nostri figli, che dovranno crescere coi sani principi, attraverso l’idealismo del buon padre di famiglia.
Attenti però a non intraprendere quella strada vaga e destrutturante, che non porta ai benefici risultati, con un profilo di ricchezza culturale mediocre, che si arrende di fronte all’alternanza del benessere disponibile al nostro intelletto.
Allorquando questo avviene, significherebbe perdere qualcosa, che porterebbe ad una condizione di vita intollerabile, in cui le generazioni contemporanee non sarebbero più avvantaggiate ed in questo modo, si tornerebbe indietro e tutto cambierebbe.
Si ritornerebbe al passo di una volta e con ciò, la positività del benessere raggiunto andrebbe irrimediabilmente perduto ed anche le speranze della precipua
realizzazione operosa, si fermerebbe, per inoltrarsi nuovamente nei meandri della negazione.
Questo discorso, riveste assoluta eccezione, soltanto per i soggetti inermi ed incanalati verso una condizione di passività estrema, sopraffatti dall’inoperosità, che li pone in un’attesa nella distrazione; spero soltanto passeggera e non definitiva.
L’uomo come già ho avuto modo di elogiare, è capace di tutto senza lasciare inoperosa l’opera rappresentativa dettata dall’Onnipotente, proprio per dimostrare il raffinato sapere, esprimendosi come detto con la sua straordinaria capacità realizzativa.
Egli deve dimostrare in ogni circostanza di voler fare cose buone, dando ai propri figli le giuste indicazioni, affinché anche gli eredi non si trovano in difficoltà e sappiano costruire come lui il congegno intellettuale, che li porterà verso il successo.
I genitori devono impegnarsi di più con coscienza e responsabilità, al fine di riportarli pian piano ad una maturità e responsabilità di prim’ordine per non far sentire loro improvvisamente un peso insostenibile, che deriva dal disagio nell’inserimento sociale.
L’uomo non deve cercare scuse o cullarsi sulle colpe altrui, per dimostrare la sua innocenza; egli deve agire sempre con coscienza, senza mai eccedere nell’egoismo e nella presunzione, che tenderebbe irrimediabilmente a trasformarlo.
Il consistente sviluppo intellettuale è sinonimo di sostanziale capacità dimostrabile in tutti i modi con qualità inappuntabili e quando queste sono messe in discussione, avviene un calo di rappresentazione; anche della sua dignità.
Se noi ci adoperiamo giornalmente con assoluta ponderazione e serietà comportamentale, non avremo mai nulla da ridire e nessuno potrà obiettare sul nostro operato, e nello stesso tempo anche i rapporti con gli altri si orienterebbero discrezionali e ferventi.
Tutto questo, si consolida soltanto con la cultura e l’essere umano, sin da bambino deve impegnarsi nello studio, senza mai trascurarlo, perché un giorno deve rappresentare se stesso e contestualmente realizzare i suoi ideali.
Ogni sacrificio comporta un risultato soddisfacente e le dosi di soddisfazioni determinano il valore sostanziale di aver sapientemente superato la prova, in cui l’orgoglio riveste un ruolo importante, attraverso la volontà di saper svolgere il proprio ruolo.
Autore dott. Carmine Correale. Poeta,scrittore saggista e interprete d’arte).
RACCONTO DALL’OPERA LETTERARIA “l’INCANTEVOLE CAMMINO DELLA VITA”
PUBBLICATA DA CARMINE CORREALE.
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la storia di “STONEHENGE” (LA PIETRA DEL TALLONE) è avvolta dal mistero ed ha lasciato aperto molti interrogativi di quel mondo antichissimo e ancora sconosciuto. In particolare il trasporto dei megalitici giganti conficcati nel terreno, con precisi calcoli astronomici ed allineamenti geometrici, nella zona di Wiltshiri, in Inghilterra. Secondo precisi calcoli, essi determinarono sin dalla notte dei tempi, solstizi e movimenti lunari, ma nonostante gli studi scientifici approfonditi sul mitico cerchio di pietre, che si trova presso Amersbury in Inghilterra, resta ancora un mistero irrisolto.
Al quesito si aggiungono fantasie e storie coinvolgenti del Mago Merlino, nella danza dei giganti, lo spettro diDedalo venuto dalla lontana Grecia, le folleggianti presenze di Puck, Re Artù, la Fata Morgana e addirittura iCavalieri della tavola rotonda, ma il mistero rimane ancora intatto.
Secondo la leggenda antica, questi giganteschi megaliti eretti e sospesi da architravi enormi in blocchi durissimi, composti di arenaria e silicio di color verde ed altre tonalità acquisite dalla luce riflessa del sole, il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury.
Una delle pietre cadde nel fiume Avon e le altre vennero portate nella piana… Il diavolo allora gridò “nessuno scoprirà mai come queste pietre siano arrivate fin qui”.
Un Frate rispose: “Questo è ciò che credi!” Allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il Frate e lo colpì su un tallone. La pietra s’incastrò nel terreno, ed è ancora lì.
Così “Stonehenge” diventò meta di pellegrinaggi e processioni lente con canti e preghiere in onore di quei popoli antichi che adoravano il sole e con i riti celebrativi offrivano sacrifici umani e cuori strappati ancora palpitanti durante il massacro dell’altare, dal quale colava il sangue alla luce del sole.
Favole e letteratura si sono impadronite del mito di Stonehenge, che perdura sin dall’ultima era glaciale, ma il segreto di tutto ciò non lo sapremo mai.
“FREYA” (la pietra del tallone o del Frate), rappresenta la Dea Celtica della fertilità e sul giorno del sole. Essa diventò crocevia di popoli e cuore geografico – spirituale di questo centro cosparso di tanti megaliti, che formano in pratica un labirinto con le immense lastre di pietra, come un gioco diabolico di fate e maghi, dal culto di un popolo misterioso che spostava tali massi.
Questo interessante sito contiene l’ingresso di una tomba mistica e di un antro spalancato, che metteva in comunicazione il mondo sublunare con il mondo infernale. La risposta che attende ancora, almeno fino a quando non sarà effettivamente stabilito a quale popolo e anche a quale civiltà appartenesse Stonehenge, comprese la sua vita vissuta, dopo l’ultima era glaciale nel periodo neolitico britannico, intorno all’età del bronzo.
Secondo la lettura dei dettagli dello splendido dipinto di Mary Ann Pittrice, “FREYA” (LA PIETRA DEL TALLONE), proprio oggi, grazie alla Sua perspicace e fervente creatività artistica, riacquista le sembianze umane di una donna, che volgendo lo sguardo in alto verso il sole, si lascia illuminare dai suoi raggi riflessi allo stesso modo dei giganti di pietra, anche loro continuamente coinvolti nel mitico gioco dei colori.
In conclusione, desidero confermare che la magnifica rappresentazione del dipinto di Mary Ann Pittrice, fa comprendere il valore del significato di “FREYA” (LA PIETRA DEL TALLONE), simbolo della fertilità, finalmente destata dal sonno eterno, grazie alla sublime creatività artistica di Mary Ann Pittrice, che l’ha trasformata in una mitica fanciulla, come simbolo di speranza e rinascita del nostro nuovo mondo futuro.
Autore commento: Dott. Carmine Correale
(RACCONTO INEDITO)
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NR. 4 POESIE DI CULTURA E VALORI DELLA VITA: LA MAMMA – IL PADRE – AMORE – LA PACE.
LA MAMMA
Mamma un amore Venerabile
generatrice della prole
i suoi figli prediletti
Angeli teneri e preziosi.
È la figura più importante
dell’affetto incondizionato
simbolo di dedizione umana
che offre amore e calore.
Mamma una grazia composta
dalla forza straordinaria
un ruolo continuo e intenso
devota sostenitrice della vita.
È l’immagine dell’amore
sempre vigile, attenta e premurosa
esempio unico di tenerezza
instancabile presenza protettiva.
Mamma protettrice della prole
esempio dal valore insostituibile
un riflesso dell’istinto materno
di affetto unico e commovente.
Un’ideologia naturale della vita
anche moglie e compagna fedele
il pregio della tradizione umana
il sommo valore dell’esistenza.
Mamma l’identità sublime
distributrice di armonia intensa
con l’assidua assistenza filiale
un meraviglioso esempio universale.
È la devota protettrice
la gioia immensa dei propri figli
che invocano sempre il suo aiuto
con la solenne espressione d’amore.
Mamma mia amore grande
dal dolce viso di gioia perenne
negli occhi il profondo sentimento
la Dea incantevole di tutte le case.
AUTORE DOTT. CARMINE CORREALE
(POESIA INEDITA)
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IL PADRE
Padre o papà del mondo
uomo generatore della prole
fondatore della stirpe umana
con la moglie compagna fedele.
Una presenza necessaria famigliare
rilievo generazionale permanente
di collaborazione intima assoluta
la tradizione della vecchia famiglia.
Padre come devota espressione
dal nostro Dio onnipotente
sfumatura di solennità e riverenza
dai divini padri cultori della vita.
Il Santo Padre come amore supremo
straordinario titolo di benemerenza
l’onnipotente del cielo e della terra
per i figli, il buon padre e babbo protettivo.
È il fondatore del linguaggio religioso
somma figura devota e affettiva
attenta, ingegnosa e geniale presenza
valore indissolubile del culto sociale.
Proteggete sempre i nostri padri
amate la cultura e i suoi ideali
la dottrina cristiana e la fede
per la pace eterna e amore della vita.
AUTORE: DOTT. CARMINE CORREALE (poeta, scrittore e saggista)
Tutti i diritti sono riservati.
(POESIA INEDITA)
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Amore
Amore che vuol dire grazia e passione
un’espressione astratta e divina
avvolta dal sentimento della gente
una compagna fedele di vita.
Coinvolge dolcissime sensazioni
di impulsi passionali unici
con essenza dolce e sublime
di gioia e profumo di fiori.
Amore racchiude la viva passione
nel più profondo dell’animo umano
un’attrazione di dedizione fatale
un turbine intimo ed istintivo.
È un felice e folle sentimento
di simbiosi e coinvolgente armonia
che emana sensazioni incontrollate
con piacevoli reazioni smisurate.
Amore giunge a noi dall’istinto naturale
una devozione esclusiva avvolgente
un esempio supremo dell’esistenza
che ammalia, colpisce e infrange i cuori.
Una fiamma ardente che brucia
amorevolmente trapassa i cuori
rasserena i bambini del mondo
infonde coraggio e invita a sognare.
Amore sconfinante e dolcissimo
a volte irreale che frastorna la mente
fa dimenticare il tempo che trascorre
allevia i tristi momenti quotidiani.
È il magnifico risultato della vita
una straordinaria gemma preziosa
avvolta dallo scintillio di raggi divini
trasmessi dal sigillo dell’infatuazione.
Amore tramandato dal volere Supremo
un benevole sollievo morale
una voluttuosa carica energetica
di coraggio e sorriso per la vita.
Una fonte inesauribile d’affetto
una sorgente d’acqua cristallina
un misto di corrente alternata
una gioia prorompente e appassionante.
Amore vuol dire magico riflesso
di un magnifico vincolo dorato
che inebria i soggetti amanti
da quest’eterno sentimento senza fine.
Tutti i diritti sono riservati all'autore (POESIA INEDITA)
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CONTRO LE GUERRE, LE VIOLENZE E LE DISTRUZIONI.
VORREI DEDICARVI QUESTA MIA POESIA:
LA PACE
Sogniamo la pace del mondo
con una prospettiva ricca d’amore
il risultato ideologico della vita
dell’immagine sociale incontaminata.
Un valore profondo per la gente
meritevole di solenne interpretazione
con una riverenza degna e rispettosa
di considerazione affettiva e generosa.
È la speranza reale dell’esistenza
proveniente dal culto remoto
dalla vecchia tradizione umana
per la serenità del nostro cammino.
Non più amarezze sfuggenti
cattiverie e maldicenze rissose
portate dal vento del male
che allontana gli affetti trepidanti.
L’ombra cupa della discordia
è dissipata dal volere Supremo
con il sentimento e amor proprio
per la pace è il bene della terra.
Benedetto sia il cielo e la terra
con la ragione delle persone devote
il sommo merito della nostra cultura
la gemma della vita per la pace universale.
AUTORE: DOTT. CARMINE CORREALE
(POETA, SCRITTORE, SAGGISTA E INTERPRETE DIPINTI.
Tutti i diritti sono riservati all’autore con l’espresso divieto di eventuali
pubblicazioni.
(POESIA INEDITA)




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